come si fa il miele

Come si fa il miele: monofloreale e millefiori

Il miele è il frutto del lavoro di decine di migliaia di api operaie, circa 50.000 per ogni alveare, che attraverso un’organizzazione incredibilmente efficiente danno vita a un prodotto unico e dai mille usi

Vediamo perciò come si fa il miele a partire dalla sua materia prima. 

Miele: qual è la materia prima? 

Alla base della produzione del miele c’è il nettare, la sostanza prodotta nei fiori al fine di attirare con il suo profumo gli insetti impollinatori, proprio come l’ape. 

L’ape infatti è un raro esempio di insetto capace di elaborare questa sostanza zuccherina in modo da immagazzinarla come riserva alimentare.

Le api lo aspirano e lo raccolgono in una cavità (che si chiama borsa melaria) nel quale viene addizionato di enzimi, sostanze che concorrono alla trasformazione del nettare in miele. A svolgere questo mestiere rischioso, volando di fiore in fiore e sotto gli occhi di tanti predatori, sono le api bottinatrici, api più anziane che si occupano della raccolta del cibo. 

Tornate alla loro casa passano il nettare alle prime api che trovano all’ingresso dell’arnia che continueranno il processo di trasformazione del nettare, inserendo il liquido prodotto in apposite cellette…

…è proprio qui che le api compiono il loro ultimo lavoro: con la temperatura alla quale viene mantenuto, ma soprattutto con la ventilazione, le api fanno in modo che parte dell’acqua evapori. 

Lo sciroppo diventa più denso, più dolce e meglio conservabile del tempo, perché, grazie alla bassa concentrazione di acqua, l’elevata presenza di zuccheri e le particolari sostanze aggiunte dalle api, diventa un alimento nel quale non prosperano batteri, muffe o lieviti.

Quando è pronto concludono il lavoro sigillando la cella nel quale è conservato con un piccolo velo di cera che permette al miele di non assorbire umidità dall’esterno e di non essere sporcato.

Conservato in questo modo, l’apicoltore può prelevarlo con tranquillità!

Come si producono i diversi tipi di miele?

Sapevi che le diverse qualità di miele che troviamo sullo scaffale corrispondono principalmente a tipi di nettare distinti

La stagione di raccolta del nettare inizia in primavera con un sensibile aumento dell’attività nel mese di marzo e continua fino all’estate concludendosi nel mese di agosto, quando l’attenzione si orienta sulla melata.

Come si fa il miele monofloreale

Per ottenere un miele monofloreale cioè con la prevalenza di un tipo di fiore come acacia, castagno o ciliegio, l’apicoltore non solo deve prestare molta attenzione al calendario ma anche all’andamento climatico della stagione e alla zona in cui posizionare le casette contenenti le api chiamate arnie

Il miele monofloreale è più pregiato proprio perché richiede un’attenzione maggiore per evitare di mescolare fioriture diverse nel miele.

Come si fa il miele millefiori

Se questa operazione non avviene, automaticamente si otterrà un miele millefiori cioè prodotto da più tipi di fiori, uno dei più comuni e più diffusi. Questo tipo di miele avrà comunque una caratterizzazione in base all’ambiente in cui le api hanno raccolto il nettare.

Per questo non tutti riportano una medesima origine floreale perché le percentuali dei fiori presenti possono oscillare di molto nel corso del tempo e a seconda della zona.

Cos’è la melata?

La melata ha un’origine completamente diversa rispetto al nettare dei fiori. 

Le api infatti, nella fase di bottinamento in cui scarseggia la fioritura, possono scegliere di sostituire il nettare con le secrezioni di alcuni insetti (chiamati omotteri) che si nutrono della linfa delle piante.

Gli omotteri sono costretti a filtrare grandi quantità di linfa per soddisfare il loro fabbisogno, scartando al contempo acqua e zuccheri in eccesso. Questo scarto è la melata, di cui le api, ma anche formiche e altri insetti, vanno pazze!

Come viene prodotta la cera d’api

Mentre molti insetti costruiscono i loro nidi utilizzando materiali raccolti nell’ambiente (come fibre vegetali, fango, intonaci), le api producono da sole il loro materiale da costruzione: la cera. 

La cera viene prodotta a partire da una trasformazione degli zuccheri contenuti nel miele: piccole scagliette di cera vengono trasudate da aperture addominali, prelevate con le zampette, portate alle mandibole dove vengono masticate per ammorbidirle e poter essere modellate. 

Non solo il miele ha tantissimi usi, ma anche la cera d’api che, per esempio, viene utilizzata in ambito alimentare per creare delle pellicole ecologiche per avvolgere gli alimenti.

È proprio dalla scoperta dell’esistenza degli involucri trattati con cera d’api e di altri ingredienti che è nato beeopak, la nostra pellicola alimentare riutilizzabile con cui puoi conservare il cibo e proteggere la natura.

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