Taglieri in plastica o in legno?

Questo mese abbiamo deciso di affrontare un argomento di cui non si parla molto spesso ma che reputiamo interessante perché riguarda la salute e l’alimentazione.

Una volta esistevano solo i taglieri in legno, era la superficie dura e più facilmente reperibile dove tagliare gli alimenti. Il legno più duro e ideale per taglieri è il rovere, il tek, il bambù, l’olivo ed il faggio. Il legno è anche conosciuto per avere proprietà antibatteriche naturali. Per isolare meglio il legno dagli alimenti si consiglia di trattare i taglieri in legno con olio vegetale e farli asciugare per almeno 24 ore prima dell’uso.

Con l’arrivo della plastica sono arrivati anche i taglieri in plastica! I taglieri in plastica più diffusi sono realizzati in polietilene, una superficie liscia, dura, compatta, facilmente lavabile ed economica nel prezzo.

Alcuni taglieri di plastica professionali impiegano il teflon, lo stesso materiale che si trova sulle pentole antiaderenti, poiché non fa passare eventuali batteri e liquidi, e lo sporco va via facilmente. Dall’altro però quando questi taglieri si danneggiano rilasciano dannose sostanze chimiche proprio come le pentole in teflon. Occorre stare attenti a riconoscere quando sia il tempo di comprarne uno nuovo.

Il tagliere ideale è quello realizzato in marmo poiché ha una superficie dura e non porosa, frammenti di alimenti e liquidi non possono penetrare, ed è facile da pulire.

Pulizia

Il problema più serio, che riguarda tutti i taglieri indistintamente, è quello dell’igiene e della pulizia. È importante igienizzarli bene per uccidere eventuali batteri, soprattutto quelli della carne cruda che sono i più pericolosi.

Il miglior modo per igienizzare i taglieri in legno è quello di lasciare agire del bicarbonato o dell’aceto per 10 minuti, e poi strofinare con sapone naturale e acqua calda.

I taglieri in plastica invece possono andare in lavastoviglie e dovrebbero essere igienizzati ad alte temperature di 65/70 gradi.

Fine vita

A fine vita ricordiamoci di riciclare correttamente i taglieri. I taglieri in legno devono essere portati ad un’isola ecologica, il legno riciclato verrà impiegato per realizzare altri prodotti. I taglieri di plastica possono essere buttati nella raccolta della plastica, si consiglia comunque di verificare con il proprio comune. Quando sono presenti più di un materiale il tipo di raccolta può cambiare.

Conclusione

Qual è dunque la risposta alla domanda se sono migliori i taglieri in legno o in plastica?

  • Tutti i taglieri con il tempo si rovinano e si creano delle fessure dove i batteri possono annidarsi. Per questa ragione è importante pulirli bene e cambiarli quando la superficie appare irregolare e molto danneggiata.
  • È provato scientificamente che la plastica rilascia microplastiche. Basta vedere le ricerche effettuate sulle bottiglie di acqua* o i contenitori per gli alimenti. Inoltre quando si crea un taglio sul tagliere di plastica inevitabilmente i cibi saranno contaminati dalle particelle che si distaccano. 
  • È consigliato cambiare i taglieri almeno una volta l’anno e tenerne uno per ciascuna tipologia di alimento per evitare contaminazioni, soprattutto quando si parla di carne di pollo e bovina. Ad esempio idealmente si ha un tagliere per il pollo, uno per la carne rossa, uno per le verdure ed uno per il pane ed i prodotti da forno.
  • È importante pulire bene tra le fessure del tagliere per rimuovere batteri e sporco che vi si annida.

I taglieri in plastica sono comodi perché vanno in lavastoviglie ma possono rilasciare sostanze chimiche sui cibi; il legno è naturale ma occorre più cura nel pulirlo. In entrambi i casi è fondamentale pulire accuratamente tra le fessure che si creano con l’uso. 

L’igiene dei nostri taglieri è importante, per questo beeopak ha deciso di introdurre nello shop la spazzola per taglieri e di proporla ad un prezzo conveniente. La spazzola è realizzata in legno di faggio, ha setole dure e sottili di foglie di palma in grado di entrare nelle piccole fessure, e dura a lungo.

Visita il nostro shop per saperne di più.

Sitografia

* https://lastatalenews.unimi.it/microplastiche-comuni-acque-bottiglia; https://www.bfr.bund.de/cm/349/polyamide-kitchen-utensils-keep-contact-with-hot-food-as-brief-as-possible.pdf

Daniela Cilia – Marketing & Communication Specialist, Sustainability Ambassador, Copywriter

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